- uscio
- uscio /'uʃo/ s.m. [lat. ōstium "porta, entrata", lat. tardo ūstium, affine a os oris "bocca, apertura"].1. [spec. in Toscana, apertura che permette di entrare o uscire da un'abitazione: l'u. di casa ; affacciarsi all'u.] ▶◀ porta, portone. ‖ entrata, ingresso, soglia, uscita.● Espressioni (con uso fig.): infilare (o prendere) l'uscio (di casa) ➨ ❑; mettere all'uscio [allontanare dalla propria presenza] ▶◀ allontanare, cacciare, estromettere, mandare via, mettere alla porta, scacciare.2. (fig., poet.) [luogo attraverso il quale passa qualcosa per uscire: aperta la via per gli occhi al core, Che di lagrime son fatti u. e varco (F. Petrarca)] ▶◀ passaggio, uscita, varco.❑ infilare (o prendere) l'uscio (di casa) [andare via di soppiatto] ▶◀ (fam.) darsela a gambe, filarsela, (non com.) sbiettare, (non com.) sbucciarsela, (fam.) squagliarsela, (fam.) svignarsela, (fam.) tagliare la corda, (gerg.) telare. ↓ andarsene, defilarsi.
Enciclopedia Italiana. 2013.